Wikileaks verso il decadimento storico
Buon sabato e ben ritrovato caro cyber User. L'attività con Mastodon, della nostra istanza (mastodon.insicurezzadigitale.com) continua, l'istanza sopravvive alle prime settimane di operazioni, ma di fatto emergono i primi problemi, che coinvolgono bug del core della piattaforma. In alcuni casi questi problemi fanno emergere disservizi agli utenti, l'ho sperimentato in prima persona e sembra proprio che al momento, per il problema che impedisce il reset della password dell'utente LDPA (non-LDAP) non ci sia soluzione. Questa settimana tuttavia ne ho parlato anche qui, quindi non tediamo la newsletter e partiamo con la storia di oggi. Wikileaks continua a non funzionare.
In breve oggi ti parlo di:
Wikileaks e i segni di decadimento
Wikileaks e i segni di decadimento
La storia di Internet è segnata da avvenimenti che hanno avuto impatti di un certo tipo, atti a smuovere coscienze, pensieri e società. Wikileaks è sicuramente di diritto parte di questa storia. La sua comparsa nei primi anni 2000 ha cambiato il modo di pensare il libero pensiero e ha fatto conoscere importanti dettagli della storia umana, fino ad allora secretati. Pubblicazioni di materiale riservato su Guantanamo, guerra in Syria, guerra in Iraq, governatori di tutto il mondo, Afghanistan, sono solo alcuni esempi di ciò che la redazione ha lanciato online, rendendoli fruibili a chiunque.
Il risultato è stato studiare determinati andamenti storici, con una reale consapevolezza degli avvenimenti, differendo molto dalla versione ufficiale che di tale avvenimento si aveva menzione nella comunicazione di massa.
Wikileaks oggi mostra importanti segni di decadimento, presumibilmente derivanti anche dall'ormai infinita assenza del suo fondatore (che ne guida anche il pensiero strategico), Julian Assange, che sta attualmente affrontando l'estradizione negli Stati Uniti dal Regno Unito. In effetti però l'impatto che si sta manifestando nei riguardi del sito Internet dell'organizzazione è dirompente e non giustificabile: di fatto è stato nominato un nuovo caporedattore dal 2018. Già nella scorsa puntata di NINAsec ho parlato di alcune anomali su un importante numero di file mancanti della guerra in Syria, durante questa settimana non solo non si sono risolti i precedenti problemi, ma la situazione è peggiorata.
Alla mancanza di numerosi archivi pubblicati da Wikileaks, si aggiunge infatti la diffusione sempre più massiccia di malfunzionamenti e indisponibilità. Dai primi giorni di novembre sembra ci sia stato un restyling grafico del sito, ma questa fase non è mai migliorata. La funzione di ricerca è indisponibile, errori 404 e 502 si alternano a pochi minuti di disponibilità del sito che ne consente la visualizzazione.
Nonostante la stampa per lo più non stia seguendo questa vicenda, alcuni ricercatori e pochi siti di settore, stanno evidenziando le anomalie che sto riportando anche io da diversi giorni. Sembra tuttavia che questa comunicazione non preoccupi o non arrivi alla redazione di Wikileaks che, su Twitter, continua a mantenere un account aggiornato e ricco di contenuti, per lo più orientati al supporto per la causa di Assange e per fermare la sua estradizione in USA, senza mai far comparire un comunicato o un avviso agli utenti, di cosa stia succedendo al sito Web.
Il sito ufficiale di Wikileaks continua a manifestare errori, oggi è scaduto anche il certificato SSL senza che venisse rinnovato e, al momento della scrittura, la situazione che fino a ieri alternava errori invalidanti, oggi è questa:
Causato proprio dalla scadenza del certificato del 25 novembre.
Se non c'è più manutenzione del sito, i lettori dovrebbero saperlo, i contenuti accumulati negli anni sono tanti e una perdita nel vuoto, sarebbe un buco difficilmente colmabile su l'Internet che oggi conosciamo.
La carenza di manutenzione può infatti portare a distrazione eccessive, che possono riguardare anche il rinnovo del dominio wikileaks.org, tale che consentirebbe a chiunque di rilevarne la gestione e metterci dentro qualsiasi contenuto a piacere.
La stessa sorte è infatti capitata al sito defendwikileaks.org, legato alla nota Wikileaks, che con il rinnovo del servizio DNS si è visto dirottato tutto il traffico in entrata verso un blog sportivo vietnamita. Modificando così radicalmente il Defend Wikileaks che conosciamo: sito Web utilizzato come riferimento per la raccolta fondi utili al pagamento delle spese legali in aiuto di Assange.
Ora non più raggiungibile.
Insomma, sarebbe un vero peccato se questi segnali si traducessero in una fine dell'era Wikileaks o se si perdessero 10 milioni di documenti classificati resi noti (almeno questo è il numero paventato dall'organizzazione in occasione del decimo compleanno di attività). Numero che in realtà, nella pratica, da luglio a oggi, non è stato mai verificato come corretto, mancando di una grande quantità di files, pari quasi al 70% del totale.
Anche quest'oggi abbiamo concluso, ti ringrazio per il tempo e l'attenzione che mi hai dedicato, augurandoti buon fine settimana, ti rimando al mio blog e alla prossima settimana per un nuovo appuntamento con NINAsec.