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January 25, 2025

Meno di quello che serve

Gli Argomenti:

Cosa Serve: Essenzialmente meno di quello che pensi ;

Musica: Big Wreck;

Mild: Britannica senza schema.

Cosa ci vuole per correre 5km?

Probabilmente una fatica incredibile!

Sbalorditivo vero? La domanda me l’ha posta un collega che ha da poco iniziato a correre. “Cinque chilometri per te che ne fai 50km che ci vuole?” Già che ci vuole, sono solo 5km? Li per li non mi ha colpito la domanda ma in un secondo momento mi si è piantata in mezzo al percorso.

Corriamoli questi 5km

Cercherò di ricordare quando li corsi la prima volta.

Cinque chilometri: tantissimi! Di conseguenza devo prepararmi all’impresa con: una borraccia, uno o due gel, è un attimo che le energie finiscono, abbigliamento comodo. La speranza è di correrli tutti in colpo solo, ma so già che in fondo qualcosa lo camminerò.

Pronti via: 5km in 45’ un epopea infinita. Stanco soddisfatto per aver fatto cinque chilometri!

Questo succedeva una vita fa, oggi 5km da soli è difficile che li corra. Sono cambiate tante cose, ora 5km li affronterei più serenamente, forse troppo.

Da amatore ho obiettivi direi abbordabili, o forse un po’ troppo pretenziosi ma comunque sono i miei obiettivi e come ora preparare 5km sarebbe talmente semplice che sbaglierei tutto.

Quando ho iniziato a correre nessuno mi ha preparato a correre, o mi ha fatto capire cosa effettivamente serviva per correre. Ho solo usato i mezzi che avevo e ho provato, mi sono fatto una vaga idea per uscire, correre, quella che all’inizio mi sembrava una distanza incredibile.

Il problema nasce dopo aver centrato l’obiettivo

Sono convinto che il problema vero e proprio per chi corre sia il “finire”.

Una volta raggiunto un obiettivo, dopo una prima repulsione nel volerlo rifare, specie se è stato difficile raggiungerlo, si ha una seconda sensazione di voler ripetere l’impresa per “essere sicuri di averla davvero finita”, e poi quella scarica di soddisfazione che si ha alla fine la si vuole ancora. Il problema è quando da impresa diventa la normalità. Il passo dal volere provare qualcosa in più è molto breve. Da una 5km ad una 10km e poi a salire finchè non si trova la propria distanza in cui nasce l’equilibrio tra sforzo/soddisfazione.

Comunità/Cultura - Condivisione

Ogni persona ha sensazioni diverse, storie diverse, che semplicemente viviamo in base alle scelte. Acquisiamo col tempo esperienza in maniera personale, provando, sbagliando e a volte anche riuscendo a fare esattamente quello che vogliamo.

Credo sia naturale una volta riusciti a centrare l’obiettivo si abbia voglia di riprovarci e poi condividere la sensazione di avercela fatta.

Dalla condivisione nasce una piccola comunità, e dalla comunità nasce una cultura con un obiettivo comune che può essere di aggregazione, sostegno... L’importante è voler fare cultura per perseguire un obiettivo comune: non stare fermi.

Big Wreck

Il gruppo è Canadese nato 1994, ci ha messo qualche anno per farsi notare e nel 1997 esce il primo album - In Loving Memories… che andò anche molto bene, ma il secondo del 2001 - The Pleasure and the Greed fece un clamoroso buco nell’acqua e, di conseguenza i membri decisero di prendere strade diverse, chi come turnista chi come insegnate di chitarra. Fino al 2010, anno in cui Ian Thornley (voce e chitarra) e Brian Doherty (chitarra) i due membri fondatori, si reincontrarono per coincidenza ad un concerto e decisero di riformare i Big Wreck.

Arriviamo al 2013 Terzo album - Albratross album che ridiede un nuova spinta al gruppo. Dal 2013 il gruppo incise quasi senza sosta altri 2 album, molto belli e con suoni variegati non si focalizzarono su un solo suono. Partirono in Tour senza sosta. Pubblicarono un bel po’ di EP e se volete sostenere il gruppo potete farlo attraverso il loro Patreon.

Sperimentano molto e questo mi piace molto, hanno un suono grezzi, riff rock non troppo complicati. Una semplice complicazione di sonorità. La voce è molto espressiva e hanno dei giri di basso molto efficaci.

Mild - Uno Stile Blando

Uno stile tipico delle zone minerarie inglese e gallesi, una birra apprezzata dai minatori a fine giornata. Le Mild appartengono alla famiglia delle ALE, alta fermentazione, una birra giovane, non invecchiata e di facile bevuta. Scura dal basso tenore alcolico, con un sapore leggermente maltato e poco amaro, con accenni di frutta, una piacevole nota di caramello.

Ne ho fatto la mia versione proprio questo mese, e leggendo le caratteristiche devo dire che è venuta in pieno stile Mild. Vi lascio il link per sapere come ho fatto la mia. Like a Mild

E per finire: Grazie!

Chiudo la newsletter di questo mese ringraziandovi.

Questa Newsletter compie un anno: Gennaio 2024 la prima uscita, una piccola sfida che mi ero dato. Riuscire ad essere costante nella scrittura di una Newsletter.

Puntualmente il 25 di ogni mese la mail è uscita, e già cosi io sono contento! Non punto ai numeri o alla creazione di una comunità, non sono bravo a scrivere ma mi piace farlo, mi diverte e finché mi diverte vado avanti. Non è facile trovare nuovi argomenti, nuovi stimoli ma fin ora non mi posso lamentare.

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