Correre col cuore
Gli argomenti:
Piccolo spoiler: newsletter più lunga delle precedenti.
Il Cuore: cosa succede, come si adatta negli allenamenti?
Le birre Artigianali: sono migliori se costano di più?.

Il Cuore
Quando corriamo muoviamo un sacco di muscoli e anche a livello fisiologo succede qualcosa. Questo perchè stiamo stressando e procurando rotture al nostro corpo.
Ma un muscolo più di altri trovo interessante, ed è il muscolo nel titolo: il Cuore!
Il Cuore svolge un unica attività, far circolare il sangue in tutto il corpo. Non è altro che un enorme pompa muscolare.
Non abbiamo potere decisionale diretto su di lui. Inizia a battere quando nasciamo e poi quando il momento è giunto smette. Crudele? La Natura nel corso dell’evoluzione lo ha predisposto cosi. Con un sacco di contro indicazioni, perchè ovviamente ci possono essere malattie cardiache, se si è sedentari ha problemi, se si muove troppo più avere problemi. Insomma fa solo quello ma ha mille problematiche.
Normalmente chi corre ha un buon cuore, abituato a lavorare bene e sopratutto efficiente, far circolare il sangue in tutto il corpo non è semplice!
Gli adattamenti sportivi variano a seconda:
Tipo: intensità e durata, dell’allenamento e della gara;
Caratteristiche fisiologiche: la genetica del soggetto;
Età del soggetto ed età in cui si sta svolgendo l’attività.
Il cuore fa parte, anzi meglio è il centro del sistema cardio-vascolare e quindi gli adattamenti interessano esso stesso come Adattamento Centrale e poi le vene, i capillari come Adattamenti Periferici.
Vediamo in breve questi due adattamenti.
Adattamenti Centrali
Gli adattamene del cuore sono finalizzati ad una cosa sola: pompare più sangue in circolo nel corpo, aumento di gittata, questo per soddisfare la richiesta di ossigeno da parte dei muscoli.
Pompando di più il cuore Aumenta di volume e a riposo battere di meno diventando brachicardico, perchè più efficiente.
L’allenamento aerobico (allenamenti con ossigeno) o di resistenza modifica il sistema nervoso del cuore.
Non sono un esperto ma cercherò comunque di spiegarmi.
Il cuore in un allenamento aerobico ridurrà la richiesta di adrenalina, perché già altre fibre chiedono lo sforzo, aumentando pero le fibre, perché deve battere per aumentare la gittata. Chi studia anatomia mi ammazzerà per la colossale sintesi.
La differenza effettiva tra chi pratica sport e chi no è Gittata Cardiaca!
Due aspetti interessano l’adattamento, la figata del cuore per quanto mi riguarda.
1) I valori a riposo della gittata cardiaca tra un soggetto che non pratica sport sono superiori a chi lo pratica: infatti a parità d’intensità la frequenza cardiaca nell’atleta è sempre inferiore a chi non pratica.
2) (Ed è il bello) Le zone cardio non cambiano tra soggetti MA il cuore allenato è più elastico e quindi ha maggior facilità nell’accogliere il sangue nelle cavità e di conseguenza poi a pomparlo fuori, anche quando la frequenza è elevata!
Adattamenti Periferici
Con gli adattamenti del cuore anche le vene, i capillari e le arterie di conseguenza subiscono un adattamento, ma come? Semplice potenziando lo scorrere del sangue.
I capillari miglioreranno lo scambio di sangue e muscolo, essendo distribuiti per la maggior parte intorno alle fibre rosse, lente avranno bisogno di un maggior adattamento del metabolismo aerobico. I capillari negli atleti aumenta notevolmente, questo per permettere alla fibre muscolari di svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi e di ricevere ossigeno più facilmente. Aumentando la superficie capillare aumenta la vaso dilatazione delle arterie muscolari facendo si che aumenti la portata di sangue senza che aumenti la pressione sanguigna.
Le vene e le arterie di media e grande dimensione, specie quelle provenienti dagli arti inferiori aumentano notevolmente il loro diametro.
In poche parole facendo sport aerobico, di resistenza il cuore e il sistema cardio vascolare si abitua a far circolare meglio il sangue in tutto il corpo.
MA quindi le ZONE CARDIACHE?
Gli amati esercizi io Zona1/2
Il cuore è un muscolo che pompa sangue, e fino a qui ci siamo, ma con una frequenza di carico misurabile. Oltre alla gittata anche la frequenza, e più batte più il sangue circola ma la frequenza è divisa, solitamente in zone e tra podisti e ciclisti queste zone sono leggermente diverse.
A noi, a me, interessa quella podistica, in base allo sforzo del cuore che stiamo attuando, possiamo avere una serie di dati interessanti sullo sforzo, fisico e mentale, quanto il fisico è efficiente e cosa sta succedendo.
Le zona cardiache si misurano in base ai battiti, gli sport-watch lo fanno in automatico, altrimenti fascia cardio. Seconda dello sforzo si hanno adattamenti.
Le Zone:
Zona 1: 50/60% della frequenza massima; molto leggera, si usa per la fase di recupero.
Zona 2: 60/70% della frequenza massima; leggera, aumenta l’attività dei mitocondri, il numero di capillari e la metabolizzazione dei grassi.
Zona 3: 70/80% della frequenza massima; moderata, per sviluppare ritmo mezza o maratona.
Zona 4: 80/90% della frequenza massima; dura ma controllata, migliora la capacità di mantenere i ritmi per lunghi periodi.
Zona 5: 90/100% della frequenza massima; molto dura, obiettivo VO2Max.
Al momento credo di aver detto quello che mi interessava sul cuore!

Le birre Artigianali sono migliori se costano di più?
In alcune rivista di settore il prezzo e la qualità della birra è spesso tirato in causa per mille motivi. Ma essendo riviste di settore hanno avuto modo di fare i loro approfondimenti, mentre io essendo solo un appassionato e homebrewer di livello 0 o meglio, adoro la frase, se devo bere birra voglio berla buona e per buona mi deve piacere e magari stupire!
Un altra frase che mi piace nel mondo della birra è quella del Kuaska :”Quando bevi l’uva tu bevi il territorio, mentre quando bevi la birra tu stai bevendo il birraio che l’ha realizzata”.
La ricetta dello stile è quella e non si scappa ma le sfumature sono date dall’idea del mastro birraio che l’ha realizzata, cercando di apportare la propria idea il proprio gusto.
Purtroppo capita di bere delle artigianali che abbiamo lo stesso gusto o essere peggiori delle industriali.
Il procedimento, sia chiaro è identico, tra artigianale e industriale la birra si fa nello stesso identico modo. Il prezzo basso delle industriali è giustificato perchè producono grandi quantità con standard di qualità molto alti, di contro l’industria fa pochi azzardi di gusto perchè i consumatori sono assuefatti ad un determinato gusto e sopratutto idea di birra.
Mentre i piccoli birrifici, hanno anch’essi standard qualitativi elevati, sono più vincolati ai consumatori e hanno difficoltà ad emergere ma hanno un vantaggio che una volta creata una linea di birre bevibili straordinarie posso osare creando la loro versione di stili "sconosciuti alla massa”.
E io non sono sicuro che la birra non faccia parte della nostra cultura, solo che non abbiamo alle spalle una storia brassicola cosi radicata a differenza del vino che è invece è molto più radicata. Ma gusti sono gusti!
Bevete buona birra o meglio bevete la birra giusta che vi piace!
Dal Blog…quello nuovo…
Bè dal blog è facile questo mese. Una settimana fa ho attuato un piccolo cambiamento al mio mondo digitale. Ho chiuso e spostato un po’ di account che per un motivo o per un altro non corrispondevano più alla mia idea dello stare on-line, ho ancora instagram anche se continuo a non amarlo particolarmente, ma ha il vantaggio della visibilità per molti.
Il Blog ha cambiato url ora è raggiungibile da Bloghim e probabilmente dal mese prossimo presenterà le spille!
Saluti alla prossima
Ho trattato un argomento che mi interessa moltissimo e mi affascina e spero possa interessarvi e avervi incuriosito.
Tutti i miei progetti li trovate qui: OnePage;
Questa newsletter vuole essere una semplice opera di diffusione per vedere più gente in corsa e si diverte facendolo, con coscienza di quello che si sta facendo. La qualità non ci ha rotto ma anzi serve per poter fare sempre un passo in più!