Da zero a digital » Newsletter n° 15
Newsletter n° 15 » 16 aprile 2023
In questa newsletter parliamo di:
Siamo nell’era post–Turing Test ed è epocale: come ci siamo arrivati, su cosa interrogarsi
ChatGPT, i rischi per l’umanità e la sindrome SkyNet
Age verification: la nuova sfida privacy per la tutela dei minori online
Una fix in emergenza su Chrome risolve un pericoloso 0-day sfruttato attivamente
Phishing, Cassazione: “Banca non responsabile se il cliente viene truffato”
/intelligenza artificiale
▶ Siamo nell’era post–Turing Test ed è epocale: come ci siamo arrivati, su cosa interrogarsi
Per chi è legato alla storia dell’IA risulta bizzarro che il test di Turing venga superato senza le dovute celebrazioni e con la tacita accettazione che le macchine siano in grado di carpire la facoltà umana da molti ritenuta più preziosa, il linguaggio. Ma ora si aprono nuovi interrogativi.
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▶ ChatGPT, i rischi per l’umanità e la sindrome SkyNet
Il risultato più probabile della realizzazione di un’intelligenza artificiale avanzata è che letteralmente sulla Terra tutti moriranno. Questa la certezza di Eliezer Yudkowsky che scrive sulla rivista Time. Ma che le AI siano un rischio per la civiltà umana è opinione ormai piuttosto diffusa. Lo sostiene Elon Musk, ma lo dice anche Sam Altman, il CEO di chatGPT. Quindi, sarà vero?
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/protezione dei dati
▶ Age verification: la nuova sfida privacy per la tutela dei minori online
Sono sempre di più i minori su internet che usano piattaforme, servizi e app che non potrebbero usare. È dunque importante individuare un efficiente sistema di age verification, trovando però un giusto equilibrio tra la protezione dei minori e la privacy degli utenti di internet.
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/sicurezza informatica
▶ Una fix in emergenza su Chrome risolve un pericoloso 0-day sfruttato attivamente
Google ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza in emergenza su Chrome relativo ad una vulnerabilità zero-day sfruttata negli attacchi dall’inizio dell’anno. Il gigante del software ha affermato: “Google è a conoscenza dell’esistenza di un exploit per il CVE-2023-2033”.
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▶ Phishing, Cassazione: “Banca non responsabile se il cliente viene truffato”
Se un cliente di una banca viene truffato con il phishing la responsabilità è sua e non dell’istituto di credito. Lo ha stabilito la corte di Cassazione, con sentenza numero 7214 del 13 marzo, introducendo di fatto un principio che rappresenta, per gli istituti di credito, uno scudo di fronte alle richieste di risarcimento danni avanzati da correntisti truffati on line.
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