Da zero a digital » Newsletter n° 13
Newsletter n° 13 » 2 aprile 2023
In questa newsletter parliamo di:
La Scuola rispetti il GDPR, ora lo dice anche il ministero
ChatGPT, tutti i perché dello stop dal Garante privacy
Dopo il blocco di ChatGPT da parte del Garante privacy, cosa succede agli altri algoritmi?
Meta, gli utenti europei potranno rifiutare gli annunci mirati: quali impatti
La sicurezza e i rischi del Web3
/protezione dei dati personali
▶ La Scuola rispetti il GDPR, ora lo dice anche il ministero
In una circolare il ministero dell’Istruzione e del Merito spiega alle scuole la necessità di condurre verifiche sul corretto trattamento dei dati da parte dei fornitori dei servizi informatici, in particolare riguardo all’eventuale trasferimento di dati verso Paesi terzi.
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/intelligenza artificiale
▶ ChatGPT, tutti i perché dello stop dal Garante privacy
ChatGpt raccoglie illecitamente i dati: è quanto stabilito dal Garante Privacy, che ha avviato un’istruttoria e ha limitato in via provvisoria il trattamento dei dati degli utenti italiani fin quando il sistema di AI non si adeguerà alla normativa sulla data protection.
Il Garante ha infatti individuato violazioni come la raccolta di dati personali senza una base giuridica che ne giustifichi il trattamento, la mancanza dell’informativa agli interessati e nessun filtro per verificare l’età degli utenti.
La società del sistema, OpenAI, rischierebbe sanzioni fino a 20 milioni di euro o al 4 per cento del fatturato mondiale annuo, come previsto dal GDPR, se non si adeguasse alle richieste contenute nel provvedimento.
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▶ Dopo il blocco di ChatGPT da parte del Garante privacy, cosa succede agli altri algoritmi?
L'Autorità per la protezione dei dati sta valutando se anche altre intelligenze artificiali presentano gli stessi profili privacy che hanno fatto scattare l'istruttoria contro OpenAi
Dopo il blocco di ChatGPT e dopo che OpenAi ha sospeso il servizio, il Garante italiano della privacy valuta le prossime mosse nel settore dell'intelligenza artificiale e dell'uso dei dati personali da parte degli algoritmi. La premessa è che niente è stato ancora deciso. Quello che si valuta in seno all'Autorità garante per la protezione dei dati personali è se anche altre intelligenze artificiali generative presentano gli stessi profili di privacy che hanno fatto scattare l'istruttoria a carico di ChatGPT. Un esempio, come apprende Wired da fonti interne all'Authority, sono le immagini deepfake di papa Francesco con indosso un lungo piumino bianco stile trapper, realizzate con l'algoritmo di Midjourney. Si può considerare un trattamento di dati personali inesatto e senza il consenso dell'interessato, come è stato contestato a ChatGPT?
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/social
▶ Meta, gli utenti europei potranno rifiutare gli annunci mirati: quali impatti
La casa madre di Facebook e Instagram introdurrà una procedura di opt-out che consentirà agli utenti europei di rifiutare gli annunci mirati. Una decisione che fa seguito alle sanzioni imposte dal Garante privacy irlandese e consentirebbe ai social di conformarsi alla normativa UE sulla data protection.
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/tech
▶ La sicurezza e i rischi del Web3
Per definire e descrivere l’attuale evoluzione di Internet si guarda troppo spesso solo all’architettura, descrivendola come altamente decentralizzata. Pochi si interrogano su come si trasformerà la sicurezza nel web. Eppure, questi primi esordi di Web3 sono stati caratterizzati da un’impennata di finanziamenti, sviluppo e rumors, ma anche frodi e incidenti di cybersicurezza.
In generale, il mercato da qualche anno sta confrontandosi con opportunità e pericoli di un Internet sempre più decentralizzato. Gli sviluppatori e gli utenti più affezionati, però, dovrebbero considerare il Web3 in tutta la sua interezza, comprese le sue caratteristiche e i suoi rischi per la sicurezza.
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