Tre oggetti
Sto seguendo un corso di progettazione e project management di progetti di mentoring. Una delle fasi cruciali in un progetto di questo tipo è quella del matching tra mentor e mentee.
Significa che, una volta selezionato il gruppo di mentor e il gruppo di mentee all'interno dell'azienda, questi devono conoscersi, perché sarà poi il mentee a scegliere il mentor da seguire.
Siccome le aziende non hanno mai tempo a sufficienza per fare questi progetti, occorre trovare modi rapidi ed efficaci per permettere a due gruppi di persone di conoscersi — giochi, presentazioni rapide, speed dating, ecc.
Come partecipanti del corso abbiamo fatto un esercizio di presentazione in cui dovevamo descriverci rapidamente portando oggetti, libri, film, colori, canzoni che ci descrivessero.
Questi sono i miei.
La lavagnetta
È una finta lavagna (nel senso che è di plastica) che ho salvato dalla discarica quando due settimane fa abbiamo fatto il traumatico trasloco della casa di mia mamma.
La sto usando per tenere traccia i set che faccio quando mi alleno con il kettlebell (anche se sono uno che, nel dubbio, se perde il conto, fa sempre un set in più, mai uno in meno).
La lavagnetta rappresenta il miglioramento continuo e la disciplina. Il cercare di essere 1% migliori oggi rispetto a quanto eravamo ieri. I rendimenti cumulati.
Il metro
Non è solo un oggetto di utilizzo pratico, ma anche un cimelio. È stato il metro di mio padre, che l'ha usato per tutti i suoi progetti di falegnameria e non.
Mio padre ha fatto il magazziniere, non certo un lavoro particolarmente stimolante, e quando tornava a casa spesso costruiva mobili, probabilmente meglio di chi lo fa di professione. Sicuramente con passione e precisione.
Il metro rappresenta il fare le cose fatte bene, anche se non è il tuo lavoro, anche quando nessuno ti sta guardando.
Il Tratto Pen
Sono un drogato di cancelleria. Non volete sapere quanti penne, matite e pennarelli ho in casa. Il Tratto Pen è solo uno tra le decine e decine di penne e pennarelli di cui dispongo. È, però, quello che uso tutti i giorni.
Lo uso per scrivere, lo uso per disegnare. È affidabile, versatile, il cavallo di battaglia, è un oggetto senza tempo, uguale a se stesso dal 1975.
Il Tratto Pen, come contraltare alla regolarità, alla disciplina, alla precisione richiamate dalla lavagnetta e dal metro, rappresenta la creatività, il foglio bianco da riempire.
In other news
La community Sherpa mi ha invitato a parlare di cultura aziendale, argomento che rischia sempre di risultare astratto e fuffoso che spero di essere riuscito a portare ad una dimensione più terrena.
Per chi non regge 53 minuti della mia faccia, c’è anche la versione solo audio.
Chiudo con: ho scritto un resoconto dei miei primi cinque anni da consulente.
Non l’avete ricevuto via email perché ho deciso di dosare la quantità di volte che mi ricevete via email a non più di una volta a settimana.
Se scriverò qualcosa con maggiore frequenza lo riporterò in coda, come sto facendo questa volta.