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December 10, 2020

sistemare i segnalibri #58

Whamageddon (no, tranquill_, non è una bastardata, davvero, questo è il mio codice “1hvb9GDei2”)! Sono Gualtiero Bertoldi, non mi taglio i capelli da giugno, per la prima volta nella sua non ancora lunghissima vita questa newsletter conterrà una gif quasi NSFW (ma solo quasi - e a voi individuare quale), e questi sono i segnalibri da sistemare della settimana.


sistemare i segnalibri

  1. Does Chinese Civilization Come From Ancient Egypt? - forse sì, probabilmente no, sicuramente je piacerebbe.

  2. Case - un po’ di fotografie di case reperibili presso la National Library of Scotland.

  3. Apocalyptic and post-apocalyptic fiction - una lista in tema.

  4. Comprimere - con la forza di un elefante (non solo jpg, ma anche png, pdf e gif).

  5. Among us - ma è ovviamente The Thing di Carpenter.

  6. The herball, or, Generall historie of plantes - un bel librone di John Gerarde.

  7. Fun Programming - come imparare a usare processing e programmare felici.

  8. N-LITE - giffettone acidone.

  9. The Hypo - un fumetto di Noah Van Sciver.

  10. Ryo Fukui - se nel 1976 non stavate ascoltando hard bop cool jazz giapponese, io allora boh, proprio non so.

  11. Ai Pioppi - segnare sotto “posti dove andare appena finisce ‘sto schifo”.

Non hanno funzionato

  • http://www.coolphotoblogs.com/?cpb&cat_id=14&page=1 (non è che funzioni più, ma è diventato un’altra cosa - e non son esattamente sicuro cosa)

  • http://depthy.me/#/

questa volta: gif che mancavano


il pezzo: Dobbiamo davvero parlare di Rick DuFer? [breve]

No, basta questo splendido video (fornito dal sempre vigile Gnarrrgh!).

(eppure, ecco, eppure c’è questa cosa, una sensazione di responsabilità socio-geografica, un lontanissimo sentirsi in dovere di, solo perché si abita agli estremi di una stessa possibile coorte demografica, che riguarda ‘sto Riccardo Dal Ferro nato a Thiene, in quel ramo della provincia di Vicenza oltre il quale, volgendosi a nord, stanno le vallate di Schio a destra, e Valdagno a sinistra (e poco più oltre Recoaro Terme, luogo nel quale, nel lontano 1978, il vostro qui presente umile etc etc), un sentirsi in dovere di, dicevo, perché ‘sto Riccado Dal Ferro non fa poi altro che incarnare alla perfezione, essere il campione di un fenotipo culturale contro il quale hai lottato una intera giovinezza - le sere, le nottate lungo o attorno i banconi dei bar a spiegare Trockij, perché nessuno ne aveva mai sentito neppure il nome, e figuratevi Bakunin, e figuratevi, lo so, sembra incredibile, ma figuratevi anche Chomsky - fra dozzine di biancorossi e caraffate di vinacci gelidi alla spina, lottato contro i pizzetti e i capelli pettinati, impomatati all’indietro, lottato contro il saperla già lunga, una sapienza contadino-montanara rivestita di accuratamente mal selezionati studi, una saccenza proverbiale che aggira ogni punto, per portare infine il punto nel proprio unico interesse particolare - sghembo, parziale, e pure permaloso - l’atrocemente perfetto distillato di tutto quello che la profonda provincia veneta è stata negli anni ‘90 e negli 00, cristallizzato e pronto ora al misuso su twitter, su youtube, su twitch, senza più banconi e pavimenti appiccicaticci sui quali scivolare e mandarsi, infine, in mona)


Finefinefine. Anche questa volta. Non prima di un’ultima immagine impegnata:

e dei soliti:

numeri

1 - 2 - 101 - 1

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