sistemare i segnalibri logo

sistemare i segnalibri

Subscribe
Archives
September 25, 2019

sistemare i segnalibri #3

Salve, sono Gualtiero Bertoldi, l’autunno è iniziato, qua ci sono le due precedenti uscite di sistemare i segnalibri (#1 e #2), e di seguito trovate, guarda un po’, la terza. Direi quindi di cominciare.

ᕕ( ᐛ )ᕗ


sistemare i segnalibri

  1. Hox Scanlations - uno dei tanti eroi oscuri dell’internet, Hox è un appassionato orientalista che traduce per hobby (ma bene e con criterio) una quantità impressionante di manga, mettendoli poi a libera disposizione di chiunque. Fu il primo a tradurre in inglese Oyasumi Punpun, oggi considerato uno dei migliori manga moderni, così come Saikyō Densetsu Kurosawa e Tobaku Haōden Zero (entrambi del mio amatissimo Nobuyuki Fukumoto), o, ancora, Vinland Saga (il cui anime è nuovo di pacca e lo potete vedere su Prime Video), e Franken Fran. Notevolissima anche la sua versione di Ashita no Joe, e, più in generale, tutti i consigli e le riflessioni che periodicamente propone sul blog.

  2. I poeti sono vivi - dal 2012, una poesia al giorno di autrici e autori viventi, quasi ogni giorno.

  3. Il bicchiere ragionato - bere bene significa prima di tutto farlo usando il bicchiere giusto, e questa infografica è un buon punto di partenza per chi vuole sbroccare assieme a me (sì, i bicchieri di vetro sono sempre stati una mia grande fissa) (l’immagine è tratta dal flickr di Francesco Franchi).

  4. Cose che trovano gli astronomi - chissà come è andata a finire.

  5. Un antico libretto tedesco sulla prospettiva - o, almeno, questo mi è parso di capire sfogliando le pagine (in realtà l’avevo messo nei segnalibri perché diverse immagini mi sembravano potessero essere ben sfruttate per The Gif Opera Cabinet).

  6. Dhalsim - gli piacciono la meditazione, il curry, gli elefanti, proteggere il suo villaggio e le persone che ama; non gli piacciono i dolci, la carne, la violenza, il potere corrotto.

  7. Dicewars - passatempo semplice e intrigante, ci ricado con regolarità almeno una volta l’anno (e con altrettanta regolarità va a finire che spacco il monitor con un cazzotto improvviso).

  8. Emojicons - il modo più veloce per

    (╯°□°)╯︵ ┻━┻

    oppure

    ┬─┬ ノ( ゜-゜ノ)

  9. Veronesi tutti matti - qui altre opere agricole dello stesso autore.

  10. Faccine tre - se mai qualcuno vi chiedesse, un giorno, che cos’è il deep youtube, voi mostrategli questo video e poi rifiutatevi di fornire qualsivoglia ulteriore spiegazione.

  11. The Machete Order - dove, punto primo, si prova a dare una risposta ragionata al più grande dilemma di tutti i tempi, ovvero in che ordine guardare i primi sei film di Star Wars (si capisce subito che l’autore ne sa perché dice di saltare totalmente Episodio 1), e, soprattutto, punto secondo, vengono forniti un po’ di link per le versioni cosiddette “despecializzate” della prima trilogia - versioni (EP4, EP5, EP6, e un’altra versione sempre di EP4) restaurate dai fan, che vanno a togliere tutto il ciarpame in computer grafica aggiunto da Lucas in ogni successiva edizione dei film, e di qualità nettamente superiore rispetto alle versioni ufficiali in dvd e blu-ray. Si ripropone qui in chiave differente il rapporto tra fan e creatori già accennato nella scorsa newsletter con il pezzo sul Red Shirt Guy, con i fan che si sentono in pieno diritto di sostituirsi all’autore di un’opera nel momento stesso in cui credono che questi non riesca più a renderle il dovuto rispetto (trasformando inoltre la morte dell’autore di Barthes da teoria a prassi diffusa).

Non hanno funzionato (e la wayback machine è pronta ad accogliere i vostri tentativi)

  • http://www.tntvillage.scambioetico.org (forse il più grande dolore di questo 2019) (nello zippone scaricabile, comunque, ci sono gli hash di tutti i torrent rilasciati in questi anni - magra consolazione, d’accordo, ma come al solito ci aggrappiamo a tutto quello che resta)

  • http://www.mahou.org/Showtime/
  • http://www.uic.edu/depts/ahaa/classes/ah111/imagebank.html
  • http://tvinjapan.com/blog/

questa volta: gif che mancavano

Qualche anno fa, addentrandomi nei già allora purulenti meandri di youtube, mi capitò di finire sul canale di Mannes Chiarini, uno dei tanti disperati che per quelle 200 o 300 visualizzazioni in più avrebbero fatto letteralmente qualsiasi cosa. Come prendersi a bottigliate in testa per quasi un’ora intera. Subito pensai: “Ma perché star lì un’ora quando con una gif si potrebbe dare le bottigliate in testa per l’eternità?” (sì, non sono mai stato un grande appassionato di performance art)

E quindi:

Da allora ho messo da parte una quantità di video che, per i più svariati motivi (principalmente la loro bizzarria), mi sono sempre ripromesso un giorno avrei giffato. Oggi è quel giorno: ecco una selezione di gif per la maggior parte non ancora apparse nei miei soliti canali (catastrofe o giffetteria), e più o meno recenti, che testimoniano quanto il mondo sia un affare goffo, balordo e dolcissimo.

Ad Annamaria Bernini non la si fa:

Il sempre pittoresco Davide Fabbri:

Vapor Arnie:

Calcutta che si accende la cicca e si gratta il naso:

L’arte del prendersi a schiaffi da soli (anche: ODDIO HO UN INSETTO ADDOSSO ODDIO):


il pezzo: I gotta wear shades [breve]

Da bambini, a scuola, subito dopo aver letto a voce alta sul sussidiario il capitoletto riguardante Seveso, ci parlavano di Gaia di Lovelock, esortandoci poi a gettare la carta nei cestini; siamo quindi sopravvissuti a Černobyl', restando chiusi in casa a guardare la desolata terra post-atomica e i corpi esplosi di Hokuto no Ken mentre fuori pioveva acido; abbiamo bevuto per anni l’acqua del rubinetto, con l’unica fortuna di abitare a Recoaro Terme e non a Montecchio Maggiore, venticinque km a monte del luogo in cui la Miteni di Trissino e le centinaia di concerie del vicentino riversavano nel terreno circostante i propri perfluorati; così come abbiamo aspettato per ore autobus e treni che non passavano mai sotto a tettoie e pensiline di amianto; per non parlare delle strade sulle quali abbiamo viaggiato una volta grandi. E quando Thunberg parla di sogni e di infanzia rubata, una cascata di ricordi fluorescenti si forma e si disfa in multiforme combinazione ai margini della nostra coscienza - rifiuti radioattivi, terre dei fuochi, contaminazioni con metalli pesanti, Pm10 a livelli catastrofici mentre portavamo al parco in centro i nostri figli. Eppure pensiamo che se noi siamo riusciti ad arrivare fino a qui, tutto, più o meno, in qualche modo, si sistemerà; che qualcosa ci salverà, o si salverà. Magari, seguendo l’ipotesi Carlin, la sola Terra senza gli esseri umani. E non sarà allora, poi, tutto sommato, quella gran perdita.


E anche per questa volta mi pare che ci siamo. Vi lascio con i soliti:

numeri

1 - 2 - 101 - 0

╮ (. ❛ ᴗ ❛.) ╭

Don't miss what's next. Subscribe to sistemare i segnalibri:
This email brought to you by Buttondown, the easiest way to start and grow your newsletter.