sistemare i segnalibri #14
Oh, salve, non vi avevo notati! Io sono Gualtiero Bertoldi, le feste invernali si stanno avvicinando, a scuola sto interrogando come un pazzo per tirar su voti a sufficienza per gli scrutini di gennaio, e questi sono i segnalibri da sistemare di questa settimana.
sistemare i segnalibri
Cosa vede il Grande Fratello quando ci osserva? - alcune collezioni di immagini tratte dagli archivi della Stasi (notevoli come travestirsi bene, come indossare una parrucca, come menarsi).
Sosia - forse uno dei lavori più inquietanti del mondo (la sezione politica regala delle perle di grande valore).
Le parole e le immagini - e la loro complicata relazione (molto bello anche l’abstract degli ipertesti).
Time - a oggi, uno dei più interessanti webcomic di sempre (sia per l’originale di xkcd, sia per il sito in questione, approntato dai fan).
NASA’s software - tutti i programmi usati dalla NASA, liberamente scaricabili, utilizzabili e modificabili.
Tipoteca - un museo della tipografia nel cuore dei colli del prosecco. Una unione perfetta.
Too many pills - di quando gli americani prendevano troppi pilloloni.
The Demystification of the Spanish School - cos’hanno in comune la scherma rinascimentale, la Spagna e la scolastica? Tutto.
Cooking for engineers - provate il gravlax, fidatevi.
Vagrant Holiday - sì, è uscito il quinto episodio, e sì, è sempre stronzo (calcolatamente brutto, fintamente improvvisato, puntigliosamente logorroico) uguale.
Not - se non state ascoltando i Big Thief allora mi spiace, ma avete perso il patentino indie.

Non hanno funzionato
- http://www.primarycss.com/22Panels.aspx
-
http://www.40kbooks.com/?p=3644
questa volta: tutti i fumetti del mondo
Arsene Schrauwen, di Olivier Schrauwen.





(e il bello è che ho aspettato veramente una settimana; quando poi, qualche pagina più avanti, mi ha chiesto di aspettarne due, di settimane, l’ho mandato a pescare)

La vera, grande protagonista di questo fumetto: la birra trappista.

It’s a bird, di Steven T. Seagle e Teddy Kristiansen. Deludente, a tratti insopportabile, se non proprio sciatto (come in questo esempio - e sì, il narratore è serio).

Aâma, di Frederik Peeters (una sorta di Zona X (con decise spruzzate Jodorowskiane e Moebusiane) quattro anni prima della Zona X di VanderMeer).






Violenzia, di Richard Sala.

Scott Pilgrim, di Bryan Lee O’Malley (l’ho letto tutto, e tutto d’un fiato, circa un anno fa (lo so, lo so, late to the party etc): ho trovato quasi tutti i personaggi orripilanti, a partire dal protagonista eponimo - in special modo il protagonista eponimo - e mi pare che la storia sia una fosca e maligna disamina di tutto quello che non andava, da un punto di vista sociale e relazionale, nei giuovani degli anni zero, travestita da fumettino cool).

il pezzo: L’ispettore Sgabello [medio]

Sempre per i tipi di Sanjuro, nel 2010-2011 decisi di mettere insieme un fotoromanzo - una mia antica fissa risalente ancora agli anni dell’università. Alla fine riuscii a comporre un unico episodio di una dozzina di pagine, anche se avevo già scritte e pronte le scenaggiature per altri tre episodi (e una serie di idee per un arco narrativo di dieci episodi in totale, con tanto di super villains e vari colpi di scena, soprattutto metanarrativi). Questo è il link per il pdf su internet archive; qui, invece, per issuu. A rileggerlo adesso, cambierei completamente la grafica dei balloon, il font e la crenatura del testo (oltre a darmi un pugno in testa); mi piace ancora molto, invece, il forte stacco fra le figure umane, variamente distorte, e gli sfondi (ah, ovviamente uno dei due personaggi sono io, giusto una quindicina di kg fa).
Ho finito Sundered! E preso dall’euforia ho iniziato The Messenger e L’autorità e la famiglia di Marcuse. Troppa euforia, effettivamente. Comunque anche questa settimana ho finito. Eccezion fatta per i:
numeri
1 - 2 - 100 - 0