Designabile #14 - The Designer Disconnection
credo che ci sia un fondamentale scollamento tra il modo il modo di pensare di un designer e di chi fa business.
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Una disconnessione che provoca, nella maggior parte dei casi, un'enorme quantità di insoddisfazione personale.
Provo a spiegarmi.
Come designer, ci viene insegnato a lavorare secondo il metodo del The Double Diamond.
Che il modo “giusto” di progettare è quindi fare ricerca, comprendere il problema, esplorare una gamma di opzioni e trovare una soluzione ottimale.
La definizione del problema e la soluzione sono il punto di arrivo di due fasi distinte di lavoro che prevedono prima tanta esplorazione e poi una selezione delle opzioni migliori. Fino a quella finale.
L’esperienza sul campo però mi ha insegnato qualcosa di diverso. Le esigenze di business non coincidono — quasi mai — con questo metodo di lavoro.
I vari Product Manager, Product Owner, CEO etc. Sanno (lo credono loro) di sapere cosa vada fatto. Hanno solo bisogno di qualcuno che lo realizzi.
Ci viene quindi chiesto di non stare lì a perdere tempo seguendo alla lettera alcuna metodologia. L’importante è fare quello che viene chiesto. Molto frustrante.
Mi chiedo però: chi ha ragione?
Come designer pensiamo — ingenuamente — che vinca il prodotto migliore. E spesso traduciamo "prodotto migliore" con “il prodotto progettato nel modo migliore, che soddisfi le esigenze degli utenti sulla base di una profonda comprensione dei loro bisogni”.
La storia recente del Product Design digitale ci insegna (questa volta veramente) qualcosa di diverso. Hai presente il mantra “Done Is better Than Perfect”?
Fermo restando la mia (personale) riluttanza a dover cedere sulla qualità, ho imparato sulla mia pelle ad accettare questo compromesso.
Ci sono molti esempi di prodotti inizialmente scadenti che lentamente (e poi sempre più rapidamente) diventano di successo guadagnando quote di mercato. Molti (ma non tutti) sono costruiti su innumerevoli cicli di design.
Penso a come Asana - project managamente tool - è cambiato nel tempo
Asana UI nel 2014
Asana UI oggi
Il nostro errore, come designer, è pensare di voler creare la miglior versione del prodotto sin dall’inizio.
E questo vale sopratutto se si lavora in un contesto di imprese “giovani” come le start-up, dove il flusso di cassa è questione di vita o di morte di tutta l’azienda.
Dobbiamo quindi accettare che la velocità e l’efficienza del processo di design contano tanto. Un buon designer deve essere quindi pragmatico.
Non devi smettere di voler progettare il prodotto migliore. Ma di farlo pensando ad un ciclo di vita di almeno 5 anni.
La nostra visione del prodotto deve quindi guardare al futuro più lontano, non solo al prossimo sprint o iterazione.
Ti consiglio un paio di letture sul tema:
DAL BLOG
Better Modal Dialog Design In 4 Steps
Una piccola guida su come progettare ed usare correttamente le Modal Dialogs
The Right Control
Radio buttons o checkbox? Come scegliere il controllo appropriato quando si progetta una form
Alla prossima! 👋 Francesco