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January 9, 2023

Cassandra Crossing/ On-Off addio!

Cassandra Crossing/ On-Off addio!

(39) — Belli i nuovi oggettini dell’elettronica di consumo, gadget che invadono il mercato e promettono comodità, semplicità d’uso e…

Cassandra Crossing/ On-Off addio!

(39) — Belli i nuovi oggettini dell’elettronica di consumo, gadget che invadono il mercato e promettono comodità, semplicità d’uso e meraviglie varie. E che sulla loro natura dicono pochissimo,

9 giugno 2006 — Qualche tempo fa in questa rubrica si era parlato del pericolo rappresentato dagli oggetti “opachi”.

Un oggetto opaco possiede normalmente una sola o poche funzionalità e nasconde la propria complessità interna all’utilizzatore.

Un oggetto “trasparente” è invece un oggetto che rivela il suo funzionamento e non nasconde la sua struttura interna.

Gli oggetti opachi hanno il vantaggio di essere più utilizzabili da parte di un utente inesperto o che comunque non sia interessato alla comprensione di ciò che usa. Per far questo non è però necessario “blindare” l’oggetto, rendendolo appunto opaco. Un’autovettura di qualche anno fa è un buon esempio di oggetto trasparente che nasconde la complessità all’utente normale ma permette, aprendo il cofano, di esaminarne la struttura reale, ove ci siano interesse o necessità di farlo.

I gadget moderni — cellulari, computer e consolle di vario tipo in testa — sono oggetti inerentemente molto complessi; contengono processori, componenti a larga scala di integrazione, interi sistemi operativi e software più complessi di quelli che controllano una Space Shuttle.

Che la loro complessità sia nascosta all’utente normale diventa necessario; quello che è deleterio è che il cofano non si apra, anzi non ci sia proprio.

Solo i tecnici autorizzati (o i grandi smanettoni con molto tempo a disposizione) possono aprire il cofano, usando i loro strumenti ed i loro manuali riservati.

Si tratta comunque di un modello di “blindatura” basato sulla segretezza, quindi spesso aggirabile. Ma leggi come il DMCA e nuove tecnologie come il Trusted Computing non permettono di “aggirare”; le prime minacciando la galera a chi giocherella con un oggetto peraltro di sua proprietà, le seconde utilizzando la crittografia per blindare e rendere opachi, in maniera non più aggirabile, gli oggetti.

Cofani con serrature anti scasso molto robuste, insomma.

Gli oggetti opachi sono pericolosi, in particolare se blindati. La complessità e la potenza delle tecnologie informatiche e telematiche rendono possibile inserire in questi oggetti funzionalità nascoste che vengono spesso usate per tracciare e profilare le attività dei possessori.

E se una cosa è possibile e vantaggiosa, qualcuno certamente la userà, anzi probabilmente tutti la useranno.

Esagerazioni? Beh, guardiamo intorno a noi, alle tipologie di nuovi oggetti che stanno uscendo, benché ancora privi delle tecnologie di blindatura più sofisticate. Se hanno un cavo di rete od un’antenna sono potenzialmente pe-ri-co-lo-si.

Prendiamo ad esempio una notizia recente sulla nuova console Nintendo Wii; secondo le specifiche tecniche , “… Wii può comunicare con Internet anche quando la console è spenta”.

Nintendo pone ovviamente l’accento sui lati positivi per l’utente: “Il servizio WiiConnect24 mette a disposizione una sorpresa o l’aggiornamento di un gioco anche se gli utenti non stanno utilizzando Wii”. Ma che gentili!

Sui lati positivi per l’azienda, e molto negativi per l’utente si tace completamente; e ci credo, è pubblicità che propaganda una vita spensierata costi quello che costi, come quella degli Eloi .

Ma non ci vuole molta fantasia per essere già adesso almeno turbati da una magnifica scatoletta accanto al letto che, malgrado sia “spenta”, parla ed ascolta entità remote e ne esegue gli ordini.

Se questa è la filosofia che guida i progettisti di elettronica di consumo (e lo è per ovvi motivi di interesse) è necessario porsi come regola di vita lo scrutare con attenzione qualunque oggetto elettronico abbia un cavo di rete od un’antenna , e diffidare se non si è in grado di raccoglierne tutte le informazioni necessarie, sia tecniche che eventualmente di contratto di licenza.

“ Timeo danaos et dona ferentes ” diceva Laocoonte : non fate entrare i cavalli di legno in casa vostra. O, almeno, diffidatene e teneteli in una stanza ben chiusa.

E se sentite risatine provenire dall’interno, buttateli dalla finestra.


Originally published at punto-informatico.it .


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