Cassandra Crossing/ IobT: l’internet delle brutte Cose
Cassandra Crossing/ IobT: l’internet delle brutte Cose
Cassandra Crossing/ IobT: l’internet delle brutte Cose

(550) — Siamo ancora sulla USS Sulaco, ma la manovra di atterraggio su LV-426 è già iniziata; bisogna stare attenti!
25 agosto 2023 — D’accordo, perfino tra i 24 indomiti lettori qualcuno avrà cominciato a stufarsi delle citazioni cinematografiche di Cassandra; oggi si troveranno quindi particolarmente a disagio.
Il vero problema tuttavia è che la gente si sta stufando anche di leggere articoli che parlano, od almeno sostengono di parlare, di GPT3 e/o ChatGPT, e stanno cominciando a disinteressarsi della questione.
Per questo qualsiasi cosa è giustificabile pur di mantenere desta l’attenzione, e Cassandra è pienamente giustificata nel rispolverare ed usare i suoi tormentoni, cinematografici o meno, contenuti nelle sue passate profezie , che si stanno puntualmente avverando.
Si, perché ormai il dibattito, se così si può chiamare, sulla pericolosità della falsa Intelligenza Artificiale si sta frammentando in sterili e distraenti “Ho provato a farci x”, “Non va usata nella situazione y”, sarà utile nel caso z”.
Sono tutti problemi inesistenti.
Il problema non è GPT-3, siamo noi. Od almeno, la maggior parte di coloro che leggono articoli su GPT-3 e si fanno un giro sul sito di OpenAI.
Sono i primi ad essere esposti alla possibilità di credere di dialogare con un’entità se non intelligente, almeno razionale.
E non è così. Un “giro di prova” eseguito con un minimo di curiosità e scetticismo, permette ad una persona di rendersi conto con che cosa ha a che fare, e lasciar perdere, traendone le debite conseguenze.
Purtroppo non sarà possibile lasciar perdere.
Perché già oggi molti hanno deciso di “farsi aiutare” da GPT-3, e stanno producendo testi la cui attendibilità è, per usare un eufemismo, dubbia, e la cui qualità … beh lasciamo perdere.
Ma già da tempo il mondo era pieno di persone pagate “pochissimo” per produrre “contenuti” a cottimo. Li trovavate sempre sui siti acchiappaclick, e sempre più spesso anche sui “quotidiani telematici”.
Il problema di queste persone è per fortuna in via di rapida soluzione; dovranno scegliere se andare a spasso o tentare di riciclarsi come “esperti di produzione di testi tramite IA”.
Inquinatori professionisti, insomma. Delinquenti culturali, se vogliamo essere più specifici
Si, perché il da tempo annunciato inquinamento dell’Infosfera è già qui.
Come pure è iniziato l’avvento di oggetti “intelligenti” che sembrano davvero intelligenti, non limitati all’improbabile dialettica di Alexa o Siri, ma emissari di vere IA.
Oggetti che fanno l’interesse di altri a vostro danno, e quindi “cattivi”.
Non state tranquilli quando percorrerete la Rete tramite i vostri assistenti digitali; girate gli angoli con cautela, evitate i corridoi bui e scappate a gambe levate se vedeste macchie di bava sul pavimento.
Date retta a Cassandra; potreste ancora salvarvi.
“Decollare e nuclearizzare, è l’unica soluzione.”
Scrivere a Cassandra
—
Twitter
—
Mastodon
Videorubrica “Quattro chiacchiere con Cassandra”
Lo Slog (Static Blog) di Cassandra
L’archivio di Cassandra: scuola, formazione e pensiero
Licenza d’utilizzo : i contenuti di questo articolo, dove non diversamente indicato, sono sotto licenza Creative Commons Attribuzione — Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (CC BY-SA 4.0), tutte le informazioni di utilizzo del materiale sono disponibili a questo link .