Cassandra Crossing 637/ WHY2025: giorno cinque, l’ultimo.

(637) — Un nuovo giorno, quasi interamente dedicato ai saluti; l’ultimo sprazzo di camp merita comunque di essere raccontato.
12 agosto 2025 — Svegliato un po’ più tardi ma soprattutto dopo un paio d’ore di sonno in più.
Ierisera ho preparato la valigia, ma la presenza di due copie dell’edizione cartacea di Phrack, uscita per il quarantennale (pesano mezzo chilo ciascuna) e di pochissimi altri aggeggi (lo giuro), ha reso la chiusura della valigia un incontro di wrestling; c’è mancato poco che vincesse la valigia.
Caricato il macinino, un giro per le stanze a caccia di roba dimenticata, buttata la spazzatura; i proprietari praticamente non mi hanno visto; un ospite fantasma.
Una chicca, ho messo da parte qualche link per i 24 immarcescibili lettori, perché sono usciti i video dei talk.
Li trovate tutti qui, (c’è una miniera d’oro in questo sito, scavate), ma per mantenere una promessa fatta, Cassandra vi fornisce subito quelli della Serendeip, la nave solare, e Come costruire il vostro pallone stratosferico con meno di 500 Euro, di cui abbiamo abbondantemente parlato. Gli altri sceglieteli da soli.

Passo ancora una volta il portale delle meraviglie, e mi dirigo verso le brioscine del supermercato; improvvisamente la folgore mi colpisce non una ma due volte. LE BRIOSCINE SONO FINITE!!!

Cerco di rimediare comprando due tipi di sfoglia alla marmellata di fragole e mi dirigo al cluster Grappa per il caffé. La situazione colà sembra “Cronache del dopobomba”; ho fatto una foto al tavolo ma non posso pubblicarla qui per il suo contenuto, che potrebbe turbare le menti più sensibili.
Mi siedo con estrema attenzione in un angolo quasi pulito; primo morso ed un WURSTEL GRONDANTE UNA SALSA ROSSA EMERGE DALLA SFOGLIA.
Un morso alla seconda sfoglia rivela lo stesso contenuto, solo tritato.
Alcuni dei presenti, che si muovono come zombie, forse proprio per questo divorano comunque tutto, ed uno di loro, riavutosi, mi ricambia con una brioscina rafferma del giorno prima; anche vecchia è comunque molto, ma molto meglio delle insidiose sfoglie assassine, particolarmente se accompagnata da una doppia dose di caffè appena fatto. Grazie ragazzi, come sempre.
Una visita all’Ambasciata Italiana rivela una situazione leggermente più vitale. Essendo composta di sole tende, disposte intorno ad un tavolo grande quanto un francobollo e dotato di alcune sedie trappola, richiede di muoversi con attenzione e gesti calibrati, per non inciampare nei tiranti delle tende. Due chiacchiere e poi via per il primo talk dell’ultima (ahimè mezza) giornata.
Strada facendo ho documentato questo distributore “di sigarette” per hacker.

Ne ho visto più di uno in giro per il camp, con contenuti estremamente fantasiosi e sempre diversi.

Benedetti hacker!
Nel tendone il relatore è già sul palco; considerando il suo look, l’età ed il fatto che inciti la platea per sentirla gridare, si può essere sicuri che il talk perlomeno non sarà noioso.

Il suo intervento sui mali degli LLM parte con una lunga divagazione su una follia americana evitata per poco.
Un progetto degli anni ‘60, poi per fortuna cancellato, prevedeva di demolire un’autostrada e creare un piccolo lago facendo detonare 23 bombe atomiche, da 20 a 400 chiloton ciascuna, non troppo lontano da una piccola città. Il progetto sosteneva che si sarebbe risparmiato oltre il 30% del budget rispetto all'utilizzo di normali macchie per scavo e dinamite. Stranamente dimenticando i costi per ripulire. Anche allora contavano solo i soldi.
Mentre qualcuno degli spettatori accenna ad andarsene, credendo di essere entrato nel tendone sbagliato, il relatore inizia finalmente a parlare di LLM e dei loro utilizzi sbagliati, che li rende altrettanto pericolosi, se non di più.

Niente di particolarmente nuovo od originale, ma Cassandra ve ne ha parlato perché ha sentito l’incazzatissimo relatore come un fratello.
Mentre si avviava verso il secondo e purtroppo ultimo talk, Cassandra si è resa conto di non avervi mai parlato del peculiare ufficio postale del camp.

Struttura molto grande, gestita dai colleghi tedeschi del CCC, è da sempre presente in ogni camp internazionale. All’interno potete farvi una cartolina personalizzata scattandovi una foto, oppure vendemmiare tra un centinaio di cartoline prestampate, ed infine comprare improbabili francobolli per spedire gratuitamente le cartoline.
Dove? Non certo a banali indirizzi segnati sulla carta geografica, ma piuttosto in posti precisi del continuum spazio-temporale. Cassandra ne ha spedite due, a due persone che a WHY2025 non ci sono, al CCC del 2027. No, non le ritirerà Doctor Who; probabilmente e semplicemente arriveranno ai destinatari nel posto e nel tempo giusti, forse attraversando un wormhole.
Non ci credete? Ecco la prova incontestabile; questa cartolina è arrivata all’Italian Hackers Embassy il primo giorno di WHY2025, ed è stata 4 giorni su di un angolo del tavolino-francobollo, beneficiando del sole e dell’umidità olandesi.

La postina del CCC era passata tre volte cercando del destinatario, assente da WHY2025, e poi l’ha semplicemente lasciata lì, sull'unico piano d’appoggio che c’era.
La cartolina comunque è arrivata a destinazione, e Cassandra, che se ne è impadronita e ne ha fatto un trofeo, dopo averla opportunamente censurata può celebrarla qui ad educazione e vantaggio degli increduli.
Caro destinatario, oppure caro mittente, se vi riconoscete nella cartolina ed avremo la fortuna di vederci tra due anni, prometto di fare anche il postino per conto del CCC.
Il tema dell’ultimo talk non ha bisogno di troppe spiegazioni.

Il relatore ha lavorato per gli uffici elettorali olandesi, correggendo e distribuendo il software elettorale. Malgrado il suo lavoro, durante la sua carriera, ora terminata, ha visto…

Questo malgrado le correttissime ed ammirevoli precauzioni che gli uffici elettorali olandesi seguono, cioè che il software elettorale utilizzato sia mantenuto opensource, pubblicato tre mesi prima e sottoposto a pentesting.
Succede forse perché, oltre alle buone leggi ed alle checklist, ci vorrebbe come capoprogetto qualche programmatore senior un po’ sveglio?
Oppure perché il software era formato, oltre che da svariate altre cose, da più di 10.000 file in Java?
Cara, vecchia e fedele matita copiativa, non ci lasciare mai!
Vi incollo qui anche la foto del simpatico relatore, solo perché voglio farvi notare una cosa.

Sapete cosa è il gattino dorato che agita la zampina? No, non solo che cosa è, ma perché ce ne è sempre uno sul podio di tutti i relatori di tutti i camp, sia olandesi che tedeschi?
Se non indovinate, forse un giorno Cassandra, che a WHY2025 lo ha finalmente capito, lo rivelerà.
Per gli ultimi saluti, ci si ritrova tutti sotto il tendone del bar centrale.

Tra le strette di mano, gli abbracci e le non poche lacrimucce, il colpo di scena finale, da film americano.
Dato ormai per disperso, arriva, in zona Cesarini, lo scatolone con la provvista di grappa per l’Ambasciata, spedita da molti giorni e mai arrivata.

Nessuno si tira indietro, tranne Cassandra che deve guidare; tutti i presenti al bar che lo desiderano, come al solito, ne beneficiano. C’è quasi la fila.

Anche questo fa parte della meritata reputazione dell’Ambasciata e del cluster Grappa; non per nulla, durante i giorni precedenti, molti hacker di tutto il mondo si erano presentati a tutte le ore chiedendo se potevano avere un po’ di grappa; non erano stati mandati via a mani vuote, ma consolati in qualche altro modo. Ora, finalmente, possono assaggiare l’originale.
Maledizione! Anche questa volta è finita troppo presto. Speriamo di riuscire a fare un altro passo lungo questa meravigliosa strada; il 2029 è davvero lontano.

Questo è l’articolo conclusivo delle cronache dal WHY2025, fedelmente raccontate dalla vostra profetessa preferita.
I 24 inconsolabili lettori di Cassandra però non si rattristino, perché a loro beneficio,usciranno alcuni (non si sa quanti) articoletti monotematici sempre su WHY2025.
Prossimamente, “La storia infinita dei badge”.
Enjoy & stay tuned.
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