Cassandra Crossing

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July 7, 2025

Cassandra Crossing 628/ Il pericolo delle eSIM

I trailer dei film pubblicati prima del 1964 sono nel Pubblico dominio

(628 ) — le eSIM sono tra noi, come i baccelloni provenienti dallo spazio. Non sono un modo veloce per cambiare il fornitore di telefonia, ma un nuovo ed insidioso strumento di tecnocontrollo.

6 luglio 2025— Cassandra, i 24 indefettibili lettori lo sanno perfettamente, usa e talvolta abusa di citazioni cinematografiche a fini esemplificativi. Quelle di oggi (si, ce ne saranno addirittura 4) sono particolarmente azzeccate.

“L’invasione degli Ultracorpi” (The body snatchers) è un celeberrimo film di Don Siegel del 1956, in cui una razza aliena invade la terra, sostituendo uno ad uno gli abitanti tramite delle repliche ottenute con degli embrioni (definiti in modo dissacrante “Baccelloni spaziali”).

Nella migliore tradizione delle distopie, come quelle di Philip K. Dick, mentre l’invasione è in atto nessuno si accorge di nulla.
Solo l’eroe del film lo ha capito, e tutta la trama si svolge nel suo disperato tentativo di salvare l’amata e convincere gli altri. L’amata viene, ahimè, “sostituita”, ma con un colpo di scena, appena tratteggiato nel finale (probabilmente per motivi di budget del film), il mondo si sveglia e fa polpette degli alieni e dei loro famuli.

Ecco, il parallelo educativo sta proprio qui; la vostra dolce metà, posto che già non fosse una spia aliena fin dall'inizio, come in “Ho sposato un mostro venuto dallo spazio” (I Married a Monster from Outer Space), verrà presto “posseduta”.

Sciogliamo l’enigma. Stiamo parlando di IoT, dell’Internet delle Cose. Se da una parte Alexa e gli altri oggetti connessi li abbiamo già sposati, e possiamo sapere fin dall'inizio chi sono, cioè spie a nostro danno, il resto degli oggetti, casalinghi o meno purché non connessi, erano fino ad oggi innocui.

“Erano” ?

Erano. Si, perché da alcuni anni la diminuzione dei costi delle connessioni cellulari, unita alla comparsa, appunto, delle eSIM, rendono possibile per il fabbricante di qualsiasi cosa funzioni elettricamente, di inserirvi a nostra insaputa un modem cellulare che utilizzi eSIM.

Infatti è possibile, fin dalla fabbricazione oppure da remoto dopo l’acquisto dell’oggetto, caricarvi una eSIM. A tutti gli effetti, rendere l’oggetto “connesso” a vostra insaputa.

Insomma, l’Internet delle Cose ha contagiato gli oggetti comuni e li ha resi parte di sé stessa a vostra insaputa. Per quale motivo? Per fini certamente a voi dannosi.

“Ma insomma, cosa è una eSIM?” grideranno a questo punto i meno informati dei 24 lettori.

Per l’economia del nostro sinteticissimo articolo ci interessa relativamente; i lettori più curiosi potranno partire dal link di Wikipedia per saperne di più.

Qui basta dire che si tratta di un piccolo file (può stare in un QR Code) che contiene le informazioni di anagrafica, le chiavi ed i certificati, equivalenti a quelle presenti in una normale SIM, e che può essere inserito nell’oggetto connesso in vari modi, anche direttamente via connessione cellulare OTA.

Si tratta degli stessi meccanismi che vengono oggi utilizzati correntemente per aggiornare il firmware via radio (OTA — Over The Air).

Esistono già sistemi di gestione di intere “flotte” di oggetti IoT, tramite i quali chi desideri vendere un prodotto, non importa se in pochi pezzi od in decine di milioni, può amministrarne tutte le eSIM e la connettività in maniera semplice e veloce.

I più intelligenti dei 24 lettori avranno ormai riconosciuto, in questa esternazione di Cassandra, il compiersi ed il concludersi di una profezia iniziata nel lontano 2006, muovendo dai ricevitori per il digitale terrestre ed i loro “canali di ritorno”.

Il pericolo di avere in casa oggetti che parlavano con altri era già da allora perfettamente evidente, almeno per chiunque si prendesse la briga di pensarci.

Con oggi, Cassandra chiude questa serie di esternazioni con questo riassunto. Qualsiasi cosa abbia alimentazione elettrica, anche solo a batteria, può da oggi alzare il ditino luminoso (come faceva il bonario extraterrestre di “E.T.”) e telefonare a casa. Solo che questi non sono extraterrestri, sono anche troppo terrestri, e non vi vogliono conquistare ma condizionare; voglio usarvi per estrarre non corrente, come nel mondo di “Matrix”, ma dati personali.

E, come i Greci a tarda sera, sono ormai fuori dal cavallo di legno, hanno percorso indisturbati le strade della città e sono entrati a casa vostra. Per tacer della vostra automobile, dove abitavano già da un po’.

Sentite il cinguettio delle cose che vi circondato e telefonano a casa? Quale sarà mai l’argomento di tutte queste conversazioni?

Siete voi, ovviamente.

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