Qual è il valore aggiunto del fornitore di energia elettrica se escludiamo il prezzo?
L’ho rifatto di nuovo: siamo ancora qui a parlare di burocrazia e volture.
Fortunatamente per la mia sanità mentale il periodo “burocrazia per conto terzi” è terminato ma di recente ho effettuato la voltura della mia bolletta elettrica. Il processo non solo è stato dannatamente liscio, ma mi ha colpito in positivo!
Era un po’ che avevo in mente di scrivere qualcosa a riguardo, quindi eccomi qui a sproloquiare di nuovo su questo spinoso argomento.
Digitalizzazione tanto al chilo
Chi ha appena scavallato la soglia dei 30 anni avrà di certo alle spalle più d’una voltura effettuata. Diciamocelo: della tanto acclamata “digitalizzazione” che tutti sbandierano ai quattro venti non se ne vede nemmeno l’ombra. Solo la solita pila di carte, fotocopie fronte-retro, firme e nessun feedback sull’andamento e sull’esito del processo.
Come direbbe il mitico professor Zanero (Raistolo): “Abbiamo trasposto in digitale un processo analogico” lasciandolo sostanzialmente identico, anzi, complicandolo.
Perché mai devo scaricare un documento (che se va bene è un PDF non compilabile), formattato con dubbia professionalità e dai contenuti spesso ambigui, per scarabocchiarlo e poi scannerizzarlo e poi inviarlo via mail?
Non vorrei fare la figura del fessacchiotto che sogna a occhi aperti parlando di SPID, CIE e firma digitale; ma dei “form” non abbiamo mai sentito parlare? Esistono solo da più di 30 anni1.
L’esperienza inaspettatamente positiva dell’ultima voltura
Per avere un’esperienza positiva sono dovuto passare ad un fornitore che, rullo di tamburi, non è italiano! Chi l’avrebbe mai detto…
La trafila è partita questa primavera perché ero stufo di vedere 70€ in bolletta. Per carità essendo a casa tutto il giorno e lavorando in smart ho dei consumi più elevati rispetto a chi lavora fuori, ma nell’ultimo periodo le fatture erano davvero lievitate.
Perciò pre-armandomi di pazienza (che poi non è servita) sono riuscito ad avviare la pratica completamente online tramite switcho: pochi click per caricare l’ultima bolletta e un po’ di pazienza per attendere l’analisi con le proposte. A quel punto con pochi click ho avviato la pratica.
Tutto dannatamente semplice e veloce: già questo io lo considererei un grande traguardo.
Segue una piccola “cronistoria” di come mi sono state comunicate le informazioni e l’andamento della pratica.
Cronistoria
Indicherò con T+X, dove X è il numero di giorni trascorsi dall’avvio della pratica da Switcho2, ogni comunicazione ricevuta con il relativo commento.
T+1: notifica presa in carico
T+4: documentazione contrattuale precompilata + cronoprogramma chiaro e preciso (in foto) + link al form per comunicazione dati catastali
T+4: Messaggio di benvenuto3
T+23: Notifica passaggio completo al 100%
Dopodiché non ci sono state sorprese e ho ricevuto la prima bolletta circa a metà Giugno come era stato indicato nella documentazione.
Quindi per rispondere alla domanda nel titolo: qual è il valore aggiunto del fornitore di energia elettrica se escludiamo il prezzo?
CO-MU-NI-CA-RE facendolo con mezzi e metodi efficaci al passo coi tempi.
Note di chiusura
Ho avuto convenienza a fare la voltura?
Sì: ora pago tra i 15€ e i 20€ al mese in meno rispetto alle ultime bollette del vecchio fornitore. La dashboard sul sito è essenziale ma ha tutto quello che serve.Ho avuto comunicazioni dal vecchio fornitore?
Manco l’ombra. Solo una scritta in piccolo sull’ultima bolletta “Bolletta sintetica di chiusura”.
Per carità, meglio di niente.Chi era il vecchio fornitore?
Non si dice: sputtanarlo non è il mio scopo, ma vi giuro che mi devo trattenere dal farlo dato che non ne hanno azzeccata una a partire dai miei dati personali riportati con errori e l’indirizzo di casa che da un giorno all’altro è diventato una SNC (sì, avete letto bene).
Ricordate che non esiste cattiva pubblicità, esiste solo la pubblicità.E quello nuovo?
Quello nuovo non ho problemi a dichiararlo: è Octopus Energy.
Nel caso, visto che né a me né a voi penso facciano schifo 30€ scalati da una bolletta, posso girarvi il mio link Octofriends. Per chi mi ha in rubrica basta un messaggio, altrimenti è sufficiente una mail e ve lo faccio avere4
またね!
Il primo browser con supporto ai form è stato ViolaWWW, rilasciato nel 3 Marzo 1992 (pure più antiquato del sottoscritto) ↩
Il “conto alla rovescia” alla rovescia… Quante ne so ↩
Citando Giorgione: “Non serve ma aiuta, eh” ↩
Non lo metto qui perché postarlo online o farne un invio massivo è contro il regolamento. Va condiviso solo in modalità personale. ↩